Il blog iononhovotatoberlusconi.blogspot.com vuole raccogliere tutte le malefatte del governo in carica e soprattutto quelle del premier Berlusconi, in modo da far capire una volta per tutte che un uomo come lui non è idoneo alla guida di un paese civile e democratico. Questo blog, commentando con opinioni personali vari fatti di attualità, non si risparmiera comunque nel criticare esponenti di altri schieramenti politici.

giovedì 26 febbraio 2009

Dove andremo a finire?

Il Quarto Stato (1901), olio su tela, cm 293x545, Milano, Galleria d'Arte Moderna

Dopo che sono state introdotte, per i dipendenti pubblici, le assenze per malattia non retribuite (o almeno parzialmente, per quanto riguarda le assenze inferiori a 10 gg), ora vogliono anche limitare il diritto di sciopero.

In questo periodo di crisi, che porterà a numerosi licenziamenti, Berlusconi sa benissimo che un'ondata di scioperi e proteste spazzerebbe via la sua maggioranza, mettendo a rischio la sua leadership. Allora cosa fa? Si protegge preventivamente.
Già lo sciopero viene in parte reso inefficace per come viene trattato nei vari Tg nazionali. Infatti, molto spesso, non ci vengono fatte neanche sapere le ragioni della protesta mentre si punta soltanto il dito sui disagi recati ai cittadini. Ora, istituendo lo sciopero virtuale, per il quale, in pratica, si può proclamare lo sciopero ma si deve lavorare comunque, le proteste potranno essere completamente ignorate.

giovedì 19 febbraio 2009

Oscureranno tutto?

Ho letto questo articolo da Punto Informatico. Leggetelo e fatevi un'opinione.
In pratica si vuole porre il divieto, non si sa bene in che modo, di "effettuare o agevolare l'immissione nella rete di contenuti in qualsiasi forma (testuale, sonora, audiovisiva e informatica, ivi comprese le banche dati) in maniera anonima".
Lasciando perdere tutte le considerazioni sulla privacy, sul fatto che la rete è libera e che non può essere paragonata ad un giornale, mi sorge un altro dubbio, forse esagerato, che non sta né in cielo né in terra, o forse ragionevole: Non è che con tutto questo c'entra qualcosa la riforma della giustizia e quella delle intercettazioni?
Mi spiego:
Mettiamo che passa la norma per la quale le intercettazioni non si potranno più pubblicare, e con esse neanche il nome del magistrato e nemmeno gli atti delle indagini preliminari. (Fonte laRepubblica.it)
Aggiungiamo a questa la norma per la quale per internet si applicheranno tutte le leggi relative alla stampa.
Contorniamo il tutto con quest'ultima proposta per la quale niente potrà più essere anonimo...
no, ma non può essere, sicuramente mi sto sbagliando!

venerdì 13 febbraio 2009

Oscureranno la rete?

«Art. 50-bis.

(Repressione di attività di apologia o incitamento di associazioni criminose o di attività illecitecompiuta a mezzo internet)

1. Quando si procede per delitti di istigazione a delinquere o a disobbedire alle leggi, ovvero per delitti di apologia di reato, previsti dal codice penale o da altre disposizioni penali, e sussistono concreti elementi che consentano di ritenere che alcuno compia detta attività di apologia o di istigazione in via telematica sulla rete internet, il Ministro dell'interno, in seguito a comunicazione dell'autorità giudiziaria, può disporre con proprio decreto l'interruzione della attività indicata, ordinando ai fornitori di connettività alla rete internet di utilizzare gli appositi strumenti di filtraggio necessari a tal fine.

[...]».


Questa è una parte del testo di un emendamento passato al Senato qualche giorno fa.
Queta legge appare oscura e pericolosa perché in pratica fornisce al Ministro dell'Interno dei poteri che non gli spettano. I reati indicati infatti sono già punibili secondo il Codice Penale. In questo caso invece non si capisce bene chi decide se ci sia o non ci sia un reato e quindi se oscurare o no un sito o un blog. Se a decidere è il ministero, senza che ci sia nessuna sentenza dietro, allora è molto grave.
Oltretutto le cose peggiorano a sentire l'intervista (da L'espresso) al senatore che ha proposto questo emendamento, perché:
  • si parla di oscurare l'intero sito (tipo Facebook o You Tube) se il gestore di quest'ultimo non cancelli i contenuti incriminati;
  • in tali reati sono compresi anche i commenti ai blog.

domenica 8 febbraio 2009

Adesso basta!



Ora basta, sono stati superati i limiti di sopportazione!

Quante altre cose potrà ancora dire Berlusconi, su tutte le televisioni, prima che qualcuno lo fermi e lo smentisca? Quante altre affermazioni potrà ancora sparare Berlusconi, prima che qualcuno informi realmente i cittadini che quello che dice non sta né in cielo né in terra?
Prima dice: "Eluana sta bene, potrebbe anche avere un figlio", poi continua con: "Una persona normale sta due o tre giorni senza mangiare e bere. Rivolgetevi a Pannella, che ne sa qualcosa". Infine, the latest but not the last (come dicono gli inglesi): "La nostra Costituzione è filosovietica".
(non sono le parole precise ma il senso è quello, poi tanto avrà già smentito tutto).


La Costituzione ha dimostrato invece, in questo caso, di funzionare benissimo, non consentendo che una persona sola possa fare una legge scavalcando il Parlamento e una sentenza della Corte Costituzionale.


Vorrei che tutti si rendessero conto che il discorso di Berlusconi non è democratico ma autoritario! Scusate lo sfogo personale.

venerdì 6 febbraio 2009

Ma quale sicurezza?

Immagine da Flickr, autore ƒred.

Ieri al Senato è stata approvata la norma, voluta dalla Lega, che consente ai medici di poter denunciare gli immigrati clandestini.
Questa norma è inumana e sbagliata, per due motivi fondamentali. Per prima cosa perché viene negato un diritto inalienabile dell'uomo, che è il diritto alla salute. L'Art. 2 della "Dichiarazione Universale dei Diritti dell'Uomo" recita infatti:
Ad ogni individuo spettano tutti i diritti e tutte le libertà enunciate nella presente Dichiarazione, senza distinzione alcuna, per ragioni di razza, di colore, di sesso, di lingua, di religione, di opinione politica o di altro genere, di origine nazionale o sociale, di ricchezza, di nascita o di altra condizione.
[...]

Per chi difende il provvedimento e, spostando il ragionamento su una questione di soldi, dice di non voler pagare le cure ad un clandestino, ricordo che l'Art. 32 della "Costituzione della Repubblica Italiana" dice che:
La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell'individuo e interesse della collettività, e garantisce cure gratuite agli indigenti.
[...]

Con questa legge invece, consentendo la denuncia, si inibisce il clandestino a presentarsi in ospedale in caso di malattia e quindi di fatto la tutela diminuisce.

Questo poi porta ad un altro problema, più di natura concreta e pratica. Se una persona che contrae una malattia infettiva non si cura, oltre a rischiare la propria vita mette in pericolo anche quella degli altri. Inoltre, inibendo l'uso delle strutture pubbliche, si potrebbe creare un giro di ambulatori clandestini per immigrati che sfruttano questa norma per fare soldi.

giovedì 29 gennaio 2009

Violenze

Ho visto questa mattina, per caso, un servizio fatto dalla trasmissione Mattino 5 che mi ha in qualche modo fatto riflettere. Parlo della vicenda dello stupro, perpetrato da un ragazzo italiano, che al momento si trova agli arresti domiciliari.
Premetto che secondo me lo stupro è un reato gravissimo, ignobile, che va contro non solo alla legge, ma anche alla dignità della persona, perché è un trattamento crudele, inumano e degradante.

Detto questo, voglio parlare di ciò che ho visto. In pratica viene fatta vedere una giornalista che sosta di fronte alla casa degli arresti domiciliari. Ad un certo punto arriva la polizia in difesa del ragazzo, che in pratica, intima la giornalista di andarsene.
Quello che mi ha fatto riflettere però, non è però questo fatto, ma la risata di indignazione della giornalista, che con faciloneria ironizzava sul fatto che venivano a controllare loro e non l'indagato. Non so perché, ma mi è sembrata una mancanza di rispetto, non verso il colpevole, ma verso la ragazza, verso il suo dolore.

Io non voglio assolutamente né difendere né minimizzare il fatto, ma bisogna mettersi d'accordo. Non si può essere un giorno garantisti ed un altro giorno giustizialisti. Non si può "giustiziare" una persona solo perché il fatto è pubblico. In Italia avvengono circa 3000 stupri all'anno; un giudice non può mandare in galera uno solo perché è su tutti i giornali e lasciare a casa gli altri 2999. Se si vuole risolvere la cosa è la legge che va cambiata.
Il problema è che in questi anni si è andati sempre in senso contrario.

domenica 25 gennaio 2009

Umorismo di Stato

Immagine di GavaVenezia.

Le ultime battute del nostro comico:

«Un kapò all'interno di un campo di concentramento dice ai prigionieri che ha una notizia buona e un'altra meno buona. Quello dice: "metà" di voi sarà trasferita in un altro campo". E tutti contenti ad applaudire. La notizia meno buona è che la parte di voi che sarà trasferita è quella che va da qui in giù...».

Berlusconi, durante un comizio a Nuoro, 17/01/09. Fonte: corriere.it

«Dovremmo avere tanti soldati quante sono le belle ragazze italiane, credo che non ce la faremmo mai...».

Berlusconi, riguardo all'impiego di militari nelle città (dopo gli episodi di stupro), 25/01/09. Fonte: repubblica.it

Senza parole!